Dietro e oltre

Teatro dell'Arca Sandro Baldacci
05/04/2025 ore 20:30

Di Serena Andreani, Musiche di Mattia Baldacci, Regia di Serena Andreani
Produzione Le Crisalidi Cooperativa Sociale

Il 5 aprile 2025, alle ore 20:30, il Teatro dell'Arca Sandro Baldacci ospita un evento teatrale intenso e coinvolgente: Dietro e oltre

uno spettacolo che racconta una storia di amicizia, crescita e redenzione.

La compagnia Le Crisalidi porta in scena un racconto che si intreccia tra le esperienze di Carlo e Alfonso, due uomini che, prima di tutto, sono amici. Un legame sincero che li ha sostenuti nei momenti di difficoltà e che, grazie alla condivisione delle proprie esperienze, ha dato loro il coraggio di rinascere.

Entrambi portano il peso di un passato segnato da un'esperienza di detenzione, da perdite affettive e da anni di profonde riflessioni. Eppure, con determinazione, hanno ricostruito le loro vite, tassello dopo tassello. Il loro percorso di crescita li ha portati a una nuova consapevolezza del presente, dove ogni passo compiuto si trasforma in un traguardo.

Il teatro è il filo conduttore che ha unito le loro esistenze. Un’attività che, iniziata all'interno del carcere, è diventata la loro passione e professione, rompendo l’immagine del teatro come mera attività per "uscire dalla cella". Per Carlo e Alfonso, il teatro è stato uno strumento di liberazione e trasformazione, che li ha aiutati a cambiare prospettiva e a superare il dolore del passato.

Dietro e oltre, Storia a due voci è uno spettacolo che svela le verità più intime dei protagonisti. Ogni parola, ogni gesto racconta un pezzo del loro passato, fatto di ricordi, riflessioni, consapevolezze e aspirazioni. Non si tratta solo di rivivere il passato, ma di guardarlo da una nuova prospettiva, dove l'ombra del passato diventa un’opportunità per crescere e progettare un futuro migliore. Il passato non è più un peso, ma un trampolino di lancio per superare i confini imposti dalle circostanze.

Un'opera che tocca il cuore, che va oltre le parole e le storie individuali per raccontare un cammino comune di liberazione e speranza. Non perdete l'occasione di assistere a uno spettacolo che promette di emozionare e far riflettere, Dietro e oltre è una riflessione sulla vita, sul cambiamento, e sulla forza che può nascere dalla sofferenza.

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DIETRO E OLTRE

Angelica Olimpia Bradamante

22 marzo 2025 ore 20:30
Teatro dell'Arca Sandro Baldacci 

"Angelica Olimpia Bradamante… e le altre. Le donne dell'Orlando Furioso"

spettacolo musicale ispirato all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto nella versione di Italo Calvino


La messa in scena rivive la magia del celebre poema ariostesco, dove fantasia, poesia e amore si intrecciano in tredici scene coinvolgenti. 

La drammaturgia, fatta di corpi e parole in movimento, si arricchisce di versi e musica, con 15 canzoni originali cantate dal vivo. Le protagoniste – Angelica, Bradamante, Olimpia, Alcina, Logistilla, Morgana, Melissa – sono le eroine indiscusse che trionfano nell’universo di Orlando Furioso, capaci di resistere e difendersi dalle passioni degli eroi maschili. 

In questa rilettura teatrale, queste figure femminili divengono simbolo della forza, intelligenza e determinazione femminile nella conquista dei propri diritti.

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Angelica Olimpia Bradamante… e le altre

L'ultima estate

Rassegna Voci dall'Arca 2025

Teatro dell’Arca Sandro Baldacci
Spettacolo in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

L'ULTIMA ESTATE
Due repliche per questo evento speciale:
14 marzo 2025 – ore 20:30
15 marzo 2025 – ore 20:30



Il 1992 è l’anno delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, un anno che segna in modo indelebile la storia dell’Italia. È il periodo che ha cambiato per sempre il volto della lotta alla mafia e, con essa, la vita di ogni cittadino. L'Ultima Estate si fa carico di narrare gli ultimi mesi di vita di due simboli della giustizia e della lotta contro la criminalità: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Lo spettacolo ci porta in un viaggio che va oltre la cronaca, esplorando sia gli aspetti pubblici che quelli più intimi della vita dei due magistrati siciliani. Si raccontano, infatti, non solo i momenti di coraggio e determinazione, ma anche le fragilità e le emozioni che li accompagnavano ogni giorno. Lontano da un'idealizzazione celebrativa, L'Ultima Estate ci restituisce la figura di Falcone e Borsellino come uomini, prima ancora che eroi, tracciando un ritratto autentico e umano.

Attraverso una narrazione che si distacca dalle consuete rappresentazioni eroiche, lo spettacolo ci mostra la loro forza, la loro umanità, ma anche la solitudine che li ha accompagnati, il peso della battaglia quotidiana, l’ironia, la rabbia e persino l’allegria che permeava la loro esistenza. Il sacrificio, la lotta contro la mafia, la dedizione totale allo Stato e alla giustizia non sono che il quadro di una vita vissuta, che include tutto ciò che fa di un uomo tale, con le sue contraddizioni e i suoi dubbi.

L'Ultima Estate non è solo un omaggio a due figure straordinarie della nostra storia, ma una riflessione profonda sul significato del loro impegno, lontano da ogni retorica, un diario civile che li racconta come uomini di tutti i giorni, animati da passioni, sofferenze, ma anche da una determinazione incrollabile. Il loro sacrificio non può essere ridotto a un semplice simbolo, ma deve essere restituito nella sua piena complessità, per rendere giustizia alla memoria di Falcone e Borsellino.

Un'occasione imperdibile per rendere omaggio a due uomini che, con la loro vita e la loro morte, hanno lasciato un segno indelebile nella nostra storia. Un invito a riflettere non solo sul loro eroismo, ma anche sulla loro umanità.

Vi aspettiamo al Teatro dell’Arca Sandro Baldacci, il 14 e 15 marzo 2025, per un incontro che va oltre la commemorazione, per vivere insieme un pezzo di storia che non va dimenticato.


Anatomia di un Fascismo

Teatro dell'Arca Sandro Baldacci 
01/03/2025 ore 20:30

"Matteotti - Anatomia di un Fascismo"
al Teatro dell'Arca: Un Viaggio tra Storia e Memoria



Il 1° marzo 2025, alle ore 20:30, il Teatro dell'Arca Sandro Baldacci ospiterà uno spettacolo che promette di essere un'intensa riflessione sulla storia italiana: "Matteotti - Anatomia di un Fascismo".
L'opera, che vede la partecipazione della straordinaria Ottavia Piccolo e dei solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo, si propone di raccontare la figura di Giacomo Matteotti, l'uomo che, con il coraggio della sua parola, oppose la crescente minaccia fascista in Italia.

Lo spettacolo, ideato da Stefano Massini, si concentra sull'ascesa e sull'affermazione del fascismo, un fenomeno che Matteotti seppe comprendere in tutta la sua gravità, anticipando le tragiche conseguenze che avrebbe avuto sulla società italiana. Un uomo in anticipo sui tempi, un oppositore deciso, pacifista e riformista, che con la sua voce chiara e indiscutibile cercò di smascherare la verità nascosta dietro il regime. La sua figura è ricordata per il coraggio di sfidare un potere inarrestabile, anche a costo della propria vita.

A distanza di un secolo dalla sua morte, questo evento teatrale diventa un atto di memoria e di impegno civile, con le parole di Stefano Massini che si intrecciano alla musica dei solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo, creando un'atmosfera unica di riflessione e intensità.
La voce di Ottavia Piccolo, carica di pathos, diventa il veicolo per raccontare la passione e l'umanità di un uomo che ha saputo parlare quando pochi altri osavano.

Un'occasione imperdibile per rivivere la storia attraverso il potere delle parole e della musica, e per non dimenticare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà e la verità.

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Matteotti: anatomia di un fascismo


Avere tra le braccia tanta felicità

20/02/2025 ore 20:30
Teatro dell'Arca Sandro Baldacci
uno spettacolo di e con Mario Perotta:
'Nel Blu' Avere tra le braccia tanta felicità




"Felicità e la Voce di Modugno": un viaggio nel tempo al Teatro dell’Arca

Giovedì 20 febbraio 2025, alle ore 20.30, il Teatro dell’Arca Sandro Baldacci di Genova ospiterà uno spettacolo imperdibile, con la direzione artistica e la performance di Mario Perrotta. 

Questo evento è il secondo capitolo della trilogia dedicata alle parole "fragili" del nostro tempo, un viaggio che, dopo aver esplorato il concetto di "libertà" attraverso i romanzi di Italo Calvino, si concentra su una parola ancora più elusiva e complessa: la "felicità".

Ma cosa significa veramente felicità? Per l’autore e attore Mario Perrotta, la ricerca di questa parola si intreccia con un periodo storico particolarmente significativo: gli anni a cavallo del 1958, un'epoca che precede e segue l'inizio del boom economico in Italia.
Un'epoca in cui il paese sembrava pervaso da un'incredibile speranza, una collettiva sensazione di "futuro", che rendeva le persone, almeno in apparenza, felici.

Il cuore dello spettacolo ruota attorno alla figura di Domenico Modugno, l'artista che più di tutti rappresenta il clima di quegli anni. Con la sua voce inconfondibile e la sua energia travolgente, Modugno divenne simbolo di una rinascita, trasformando la felicità in un urlo liberatorio che spazzava via le ombre del dopoguerra.
Il suo brano "Nel blu dipinto di blu" (Volare) divenne l'inno di un’intera generazione, spingendo milioni di persone a "volare" verso un futuro radioso.

Le musiche di Domenico Modugno, accompagnate dagli arrangiamenti di Vanni Crociani, Massimo Marches, Giuseppe Franchellucci e Mario Perrotta stesso, sono il filo conduttore di questo spettacolo, che non si limita a raccontare una storia, ma invita il pubblico a riflettere sulla trasformazione del concetto di felicità.
Prodotto da Permar ed Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, questo spettacolo è una testimonianza emozionante di un'epoca che, seppur lontana, continua a vivere nelle nostre memorie collettive.

Un'occasione unica per tornare a interrogarsi sul senso profondo della felicità, attraverso la musica, le parole e l'inconfondibile energia di Modugno. Non mancate!


Fine pena: ora

Teatro dell'Arca Sandro Baldacci
07/02/2025 ore 20:30
uno spettacolo tratto dal libro di Elvio Fassone


"Fine pena ora":
La storia di un'amicizia tra un ergastolano e il giudice che lo ha condannato

"Fine pena ora" racconta una storia straordinaria di redenzione e umanità, quella di un'amicizia che si sviluppa attraverso una corrispondenza lunga 38 anni tra Salvatore, un ergastolano condannato per mafia, e il giudice che lo ha condannato, Elvio Fassone. La vicenda ha inizio nel 1985 a Torino, durante un maxi processo alla mafia che coinvolgeva numerosi esponenti del crimine organizzato.

Salvatore, giovane ma già ritenuto uno dei capi del clan, viene condannato all'ergastolo. Il giudice Fassone, presidente della Corte d'Assise, è colui che pronuncia la sentenza, ma è anche la persona che, con un gesto di straordinaria empatia, consente al giovane condannato di recarsi a trovare la madre gravemente malata. Questo atto di umanità segna l'inizio di un rapporto inaspettato.

Dopo la condanna, Salvatore e Fassone iniziano a scambiarsi lettere, che diventeranno il mezzo attraverso cui si sviluppa una comunicazione profonda e significativa tra i due. Un legame che, nel corso degli anni, diventa una testimonianza potente di come la giustizia e la redenzione possano, a volte, essere trovate in luoghi impensabili.

"Fine pena ora" non è solo una riflessione sulla giustizia e sul perdono, ma anche un racconto di come l’empatia possa trasformare anche le relazioni più improbabili, facendo nascere una amicizia che sfida il tempo e le circostanze.


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FINE PENA ORA


Canti e poesie arabo andaluse

"Dall’amore voglio solo l’inizio":
Un Viaggio nelle Poesie e Musiche
delle Donne di al-Andalus e Sepharad

Il 25 gennaio 2025, alle ore 20:30, il Teatro dell'Arca Sandro Baldacci di Genova ospiterà lo spettacolo Dall’amore voglio solo l’inizio, un evento che trasporta il pubblico nel cuore della cultura medievale della Penisola Iberica, tra al-Andalus e Sepharad. 

Questo affascinante spettacolo degli Jasemin Ensemble celebra le voci delle donne arabo-andaluse ed ebree sefardite, restituendo una parte di storia ricca di passione, musica e poesia.



Al-Andalus, il nome arabo per la Spagna, e Sepharad, la parola ebraica per la stessa regione, erano luoghi d'incontro tra culture diverse.
Qui, durante il Medioevo, i sovrani musulmani illuminati offrirono rifugio e opportunità agli intellettuali e artisti provenienti da tutto il Mediterraneo, inclusi gli ebrei perseguitati. Le poesie di Wallada, la Saffo andalusa, e di Qasmuna, poetessa ebrea sefardita, si intrecciano con un ricchissimo repertorio musicale che spazia dalla tradizione arabo-andalusa alla musica sefardita, creando un viaggio sonoro e visivo che attraversa secoli di storia.

Lo spettacolo, che mescola momenti di passione, allegria e tristezza, invita a riflettere sul passato per comprendere meglio il presente. Come suggerisce il poeta palestinese Mahmoud Darwish, che conclude la poesia da cui il titolo prende ispirazione: "forse basterà un po’ di questa terra per farci incontrare e far arrivare la pace". Una serata che non solo ricorda un'epoca straordinaria, ma offre anche uno spunto per sperare in un futuro di maggiore incontro e armonia.


Abbonamenti 2025

La stagione Gennaio - Maggio 2025
del Teatro dell'Arca Sandro Baldacci

offre agli amanti del teatro:
l'abbonamento "6 spettacoli a scelta"
al prezzo di 60,00 euro
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Fino a maggio 2025, avrai la possibilità di selezionare liberamente sei spettacoli dal ricco cartellone e goderti un'esperienza culturale senza eguali.

Prenotare il tuo abbonamento è semplice:
basta compilare il form disponibile nella pagina dedicata agli ABBONAMENTI, per poi ritirare e pagare il tuo abbonamento direttamente presso il teatro alla tua prima visita. 

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In seguito potrai scegliere, in qualsiasi momento della stagione, gli spettacoli che ti interessano, completando il form per ogni evento che decidi di vedere, recandoti sulla pagina del  CARTELLONE.

Non perdere questa occasione per scoprire i migliori spettacoli dal vivo in un ambiente accogliente e di grande valore culturale. 

Ti aspettiamo al Teatro dell'Arca Sandro Baldacci!