LE T-SHIRT CANTANO DE ANDRÈ

Sul sito dell'Unione Regionale delle Province Liguri, è uscito un bell'articolo sulle magliette equo-solidali realizzate dentro al carcere di Marassi; ogni anno i detenuti ne producono 25.000 e questo è soltanto uno dei tanti progetti realizzati all'interno del Carcere genovese dall'Associazione Teatro Necessario, in collaborazione con "Bottega Solidale" di Genova e con l'istituto Vittorio Emanuele II - Ruffini.
Sulle T-shirt vengono stampate frasi delle canzoni di De Andrè e di altri cantautori italiani



trovate l'articolo qui:
http://www.liguri.net/lepietremare/marassiTshirt/index.htm

articolo su 'UOMINI DENTRO' ... ci mettiamo la faccia

Anche sul sito della Provincia di Genova, sul Tabloid, parlano di noi...



Tra le antiche celle della Torre Grimaldina - dove furono rinchiusi anche grandi pittori come Domenico Fiasella, Sinibaldo Scorza o Andrea Ansaldo - si libera la creatività artistica delle persone detenute con la mostra che dal 18 al 30 novembre ne espone le opere nella rassegna “Uomini dentro. Ci mettiamo la faccia” promossa dalla Provincia con Fondazione Palazzo Ducale, Teatro Necessario, direzioni delle Case circondariali e Polizia penitenziaria. 
Nel programma anche spettacoli teatrali con i reclusi ed eventi a Palazzo Ducale dove la rassegna è stato presentata. La Provincia - ha detto Milò Bertolotto - nonostante i tagli nazionali ai bilanci continua la scelta - politica, etica e di civiltà - di impegnarsi nella difficilissima situazione delle carceri per aprire nuove finestre su un mondo che la società tende a rimuovere...



Trovate il video sul nostro canale Vimeo:
https://vimeo.com/169060487

Pinokkio - Recensione di Mente Locale

Se i detenuti vanno in scena, i poliziotti vanno a teatro. Un'equazione scontata forse, dal vivo però fa un effetto ben diverso e crea uno spettacolo nello spettacolo, una storia nella storia, unasuspence nella suspence. E per una volta assistere a un dispiegamento di forze dell'ordine in funzione di un evento spettacolare genera una inattesa emozione, considerato che normalmente non si tratta certo di teatro, ma piuttosto di stadio. GliScatenati, compagnia della Casa Circondariale di Genova Marassicomposta da detenuti e da studenti universitari del corso di Laurea in DAMSdell'Università di Genova, guidati dal regista Sandro Baldacci, hanno cominciato a calcare il palcoscenico del Teatro della Tosse, ieri mattina giovedì 17 novembre, con il nuovo lavoro Pinokkio&Co - in scena in doppia replica, ore 11 e 21, fino a sabato 19 novembre 2011 - all'interno del Progetto Carcere, minirassegna con cui la Tosse partecipa alla serie di iniziative Uomini e (donne) dentro. In sala è un tutto esaurito. C'è gran fermento, attesa, inquietudine e un rincorrersi di sguardi rapidi e intensi tra il personale della polizia penitenziaria. Eppure c'è anche una sensazione di celebrazione, come di festa. Tante storie si intrecciano, senza incontrarsi veramente. Per i detenuti si tratta di tre giornate del tutto fuori dagli schemi, questo è certo.

Il sipario si apre su un pezzo di legno e una voce narrante (Giuliana Manganelli) che attacca con le prime battute del Pinocchio di Collodi (Carlo Lorenzini): "Come andò che Mastro Ciliegia, falegname, trovò un pezzo di legno che piangeva e rideva come un bambino..." Poi però la stessa battuta si ripete, come a dare nuovamente avvio allo spettacolo. Altre voci off parlano via radio di un'evasione: è la polizia, i messaggi si rincorrono bisogna agire subito. Tra gli arrestati: "...un certo Enrico Campanati che fa resistenza e dice di essere un attore. Portateli in questura". A questo punto proprio dal centro del palco esce un gruppo di uomini bendati con le torce in mano: sono i veri evasi.

E in una situazione simile a The show must go on dei Pink Floyd, gli evasi si ritrovano costretti - perché la fuga li ha portati attraverso le fogne proprio su un palcoscenico - a mandare avanti lospettacolo. Una direttrice di produzione - come in un lavoro di Pirandello - li obbliga ad andare in scena e a recitare la favola di Pinocchio che il pubblico attende. Un baule pieno di costumi dà il là alla trasformazione che coincide con l'attacco della musica e di una canzone cantata in coro: "nessuno può fermarci siamo Scatenati...non si può sprecare questa opportunità...vogliamo festeggiare questa nostra libertà...Adesso vi faremo vedere cose che on si sono viste proprio mai". La storia non se la ricorda nessuno, ma l'occasione è buona perché ognuno possa coronare un vecchio sogno e vestire i panni di quel personaggio preferito delle favole. Un corale gioire, tra canto e semplici soluzioni di movimenti coordinati, con qualche accenno di ballo, avvia lo spettacolo teatral-musicale sulle note di Bruno Coli (sotto il palco al piano), per l'occasione compositore di una partitura che ripercorre la traccia del successo di anni fa, Esopo Opera Rock.

E se dentro questa nuova versione di Pinocchio, c'è posto anche per Capitan Uncino, i Tre Moschettieri, il Cappellaio Matto, Al Pacino, Sandokan, Gregorio (Samsa) della Metamorfosi di Kafka, già scarafaggio (al posto del grillo parlante); c'è posto anche per qualche battuta di Shakespeare e qualche riflessione diretta dei detenuti stessi. Ma ci sono anche alcune figure centrali della favola di Collodi: Geppetto, il Gatto e la Volpe, Mangiafuoco, la fata Turchina e certo il burattino/bambino. L'intreccio è aggiornato e corretto, alcuni passaggi della favola però restano mentre immagini a video, tra disegni e proiezioni, creano di volta in volta le scene (semplici ed efficaci soluzioni evocative di Laura Benzi).

Geppetto non è poi quello stinco di santo di padre, ma piuttosto un bruto che costringe il figlio a mendicare per lui e lo bastona per lo scarso risultato. Pinokkio scappa per evitare le botte. Il Gatto e la Volpe sono quelli di sempre, furbi e ladri, mentre la fata turchina è una matrona più interessata al corpo che all'anima di Pinocchio. Al Capone trova il burattino e lo vende a Uncino che da tempo cerca di avere un figlio: "questo è il figlio che volevi, questo è il figlio che cercavi, se non vuoi morire solo..." canta in rap, con fare convincente, Al Capone a papi Uncino. Gregorio-scarafaggio libera Pinokkio da Uncino e questi alla ricerca della celebrità finisce tra le grinfie di Mangiafuoco: uomo senza scrupoli alla ricerca di giovani talenti: "la mia coscienza è pulita, non l'ho mai usata". Questo Pinokkio infatti pare abbia una voce da usignolo. Lui stesso lo sa, ma la voce da tenore (di Bruno Coli mentre Pinokkio apre la bocca in playback) esce solo nei momenti di pericolo e Pinokkio non sa come farla uscire a comando.

Le peripezie del burattino subiscono leggere varianti ma alla fine si ritrova nella pancia della balena con il suo Geppetto: "non possiamo star qua dentro a marcire come sciocchi ce ne andremo a festeggiare al paese dei balocchi" e presto finisce "la storia e l'illusione" sul palco salgono gli agenti della polizia penitenziaria (anche loro interpretando una parte), ma i detenuti si sono nascosti tra il pubblico e la direttrice di scena li indirizza tra le quinte "e questo è il teatro" (sipario: un'isola di salvezza? un posto dove sognare e riflettere? dove giocare tra quell'inafferrabile chi siamo e chi vorremo essere? tra verità e storie infantili? o peripezie travestite e quasi irreali e cruda realtà?

Questo è Teatro Necessario di fatto, prima che di nome.
Da non perdere.
(Mi si perdoni il gioco di parole: la compagnia Teatro Necessario è infatti responsabile di un intero progetto di attività teatrale nel carcere di Marassi, sotto la guida di Sandro Baldacci).


Questo articolo è stato scritto da genova.mentelocale.it

lo trovate qui:

http://genova.mentelocale.it/34283-pinokkio-co-il-musical-dei-carcerati-di-marassi/

Pinokkio & Co - la trama

“Pinokkio & Co.” racconta le vicende di un manipolo di detenuti evasi che, per un fatale errore umano o per colpa di un beffardo destino, capitano sul palcoscenico di un teatro mentre è in corso una rappresentazione di “Pinocchio” e si trovano così Pirandellianamente costretti a interpretarne i ruoli.
Ma poco conoscono del celebre romanzo di Collodi e così lo spettacolo si contamina di presenze assolutamente estranee che nascono forse da confuse reminiscenze infantili. Il Cappellaio Matto, i Tre Moschettieri, Capitan Uncino, Al Capone e tanti altri intrecciano il loro estro e le loro reciproche necessità mentre lo spettacolo sembra nascere momento per momento assecondando gli umori degli interpreti.
Trovate le foto dello spettacolo sul nostro sito: Teatro Necessario

Pinokkio & Co.


al TEATRO DELLA TOSSE
Giovedì 17 – venerdì 18 e sabato 19 novembre 2011
ore 11:00 e ore 21:00
Casa Circondariale di Genova – Marassi
Associazione Culturale Teatro Necessario Onlus
presentano
PINOKKIO & Co.
di: Fabrizio Gambineri e Sandro Baldacci
musica: Bruno Coli
scene e costumi: Laura Benzi
in collaborazione con Francesca Marsella e Erika Sambiase
regia: Sandro Baldacci
interpreti
Luciano Giovanni Abate
Stefano Andreulli
Chiara Bavastro
Luca Cirelli
Ciro De Rosa
Antonio Di Perna
Salvo Roberts Echeverry Babys
Carmine Ferrara
Francesco Ferrara
Luis Alfonso Flores Pennarieta
Lofti Matoussi
Abdenbi Naji
Francesca Pedrazzi
Luca Pedrollo
Maurizio Platania
Vincenzo Rapone
Paolo Rocca
Rino Satriano
Maurizio Zancanella
Voce narrante: Giuliana Manganelli

con il contributo di
Regione Liguria
Provincia di Genova
Comune di Genova
Fondazione CARIGE
Compagnia di San Paolo
in collaborazione con
I.I.S. Vittorio Emanuele II – Ruffini
Università di Genova – corso di Laurea in DAMS
Teatro Stabile di Genova
Responsabili del progetto: Salvatore Mazzeo, Magda Lodi
Coordinamento ed organizzazione: Mirella Cannata
Responsabile di produzione: Carlo Imparato
Assistenti al progetto: Chiara Bavastro, Salvatore Biddau
Grafica: Vittorio Emanuele II – Ruffini
Realizzazione video: Laura Benzi e Martino Coli
Luci e fonica: Andrea Torrazza
Direttore di scena: Renza Tarantino
Sarta: Manuela Terrile
Scenografia costruita nel laboratorio della Casa Circondariale di Marassi
si ringrazia
Corpo di Polizia Penitenziaria
Rotary Club Genova Centro Storico