Anatomia di un Fascismo

Teatro dell'Arca Sandro Baldacci 
01/03/2025 ore 20:30

"Matteotti - Anatomia di un Fascismo"
al Teatro dell'Arca: Un Viaggio tra Storia e Memoria



Il 1° marzo 2025, alle ore 20:30, il Teatro dell'Arca Sandro Baldacci ospiterà uno spettacolo che promette di essere un'intensa riflessione sulla storia italiana: "Matteotti - Anatomia di un Fascismo".
L'opera, che vede la partecipazione della straordinaria Ottavia Piccolo e dei solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo, si propone di raccontare la figura di Giacomo Matteotti, l'uomo che, con il coraggio della sua parola, oppose la crescente minaccia fascista in Italia.

Lo spettacolo, ideato da Stefano Massini, si concentra sull'ascesa e sull'affermazione del fascismo, un fenomeno che Matteotti seppe comprendere in tutta la sua gravità, anticipando le tragiche conseguenze che avrebbe avuto sulla società italiana. Un uomo in anticipo sui tempi, un oppositore deciso, pacifista e riformista, che con la sua voce chiara e indiscutibile cercò di smascherare la verità nascosta dietro il regime. La sua figura è ricordata per il coraggio di sfidare un potere inarrestabile, anche a costo della propria vita.

A distanza di un secolo dalla sua morte, questo evento teatrale diventa un atto di memoria e di impegno civile, con le parole di Stefano Massini che si intrecciano alla musica dei solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo, creando un'atmosfera unica di riflessione e intensità.
La voce di Ottavia Piccolo, carica di pathos, diventa il veicolo per raccontare la passione e l'umanità di un uomo che ha saputo parlare quando pochi altri osavano.

Un'occasione imperdibile per rivivere la storia attraverso il potere delle parole e della musica, e per non dimenticare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà e la verità.

Prenota il tuo biglietto per
Matteotti: anatomia di un fascismo


Avere tra le braccia tanta felicità

20/02/2025 ore 20:30
Teatro dell'Arca Sandro Baldacci
uno spettacolo di e con Mario Perotta:
'Nel Blu' Avere tra le braccia tanta felicità




"Felicità e la Voce di Modugno": un viaggio nel tempo al Teatro dell’Arca

Giovedì 20 febbraio 2025, alle ore 20.30, il Teatro dell’Arca Sandro Baldacci di Genova ospiterà uno spettacolo imperdibile, con la direzione artistica e la performance di Mario Perrotta. 

Questo evento è il secondo capitolo della trilogia dedicata alle parole "fragili" del nostro tempo, un viaggio che, dopo aver esplorato il concetto di "libertà" attraverso i romanzi di Italo Calvino, si concentra su una parola ancora più elusiva e complessa: la "felicità".

Ma cosa significa veramente felicità? Per l’autore e attore Mario Perrotta, la ricerca di questa parola si intreccia con un periodo storico particolarmente significativo: gli anni a cavallo del 1958, un'epoca che precede e segue l'inizio del boom economico in Italia.
Un'epoca in cui il paese sembrava pervaso da un'incredibile speranza, una collettiva sensazione di "futuro", che rendeva le persone, almeno in apparenza, felici.

Il cuore dello spettacolo ruota attorno alla figura di Domenico Modugno, l'artista che più di tutti rappresenta il clima di quegli anni. Con la sua voce inconfondibile e la sua energia travolgente, Modugno divenne simbolo di una rinascita, trasformando la felicità in un urlo liberatorio che spazzava via le ombre del dopoguerra.
Il suo brano "Nel blu dipinto di blu" (Volare) divenne l'inno di un’intera generazione, spingendo milioni di persone a "volare" verso un futuro radioso.

Le musiche di Domenico Modugno, accompagnate dagli arrangiamenti di Vanni Crociani, Massimo Marches, Giuseppe Franchellucci e Mario Perrotta stesso, sono il filo conduttore di questo spettacolo, che non si limita a raccontare una storia, ma invita il pubblico a riflettere sulla trasformazione del concetto di felicità.
Prodotto da Permar ed Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale, questo spettacolo è una testimonianza emozionante di un'epoca che, seppur lontana, continua a vivere nelle nostre memorie collettive.

Un'occasione unica per tornare a interrogarsi sul senso profondo della felicità, attraverso la musica, le parole e l'inconfondibile energia di Modugno. Non mancate!