Sentinella a che punto è la notte?

Teatro Nazionale Ivo Chiesa
Teatro dell'Arca Sandro Baldacci
Sentinella: a che punto è la notte?
Un viaggio tra teatro, umanità e speranza



Il palcoscenico si prepara ad accogliere un nuovo e straordinario spettacolo: "Sentinella, a che punto è la notte?", un evento che promette di essere molto più di una semplice rappresentazione teatrale.

Lo spettacolo debutterà al Teatro Ivo Chiesa di Genova il 7 maggio 2025
e sarà poi replicato al "Teatro dell'Arca Sandro Baldacci" dal 13 al 17 maggio 2025, offrendo al pubblico un'occasione unica di riflettere su temi profondi e universali.

Questo spettacolo nasce dall’esperienza di un’associazione che da più di vent’anni lavora con gli attori detenuti, portando sul palco storie che parlano di umanità, riscatto e speranza.
Un omaggio doveroso a Sandro Baldacci, recentemente scomparso, che con il suo lavoro ha dato voce a molte vite e ha dimostrato come il teatro possa diventare uno strumento di trasformazione.

Una drammaturgia che unisce passato e presente

“Ricordati che colui che tira i fili è questo Essere celato in noi, è lui che suscita la nostra parola, la vita nostra, è lui l’Uomo,” afferma Marco Aurelio, e questa citazione racchiude il cuore pulsante dello spettacolo. La rappresentazione si svilupperà all’interno della cornice magica della storia di Pinocchio, un classico senza tempo che si presta a riflessioni profonde sulla natura umana. Frammenti e personaggi della drammaturgia classica e contemporanea si intrecceranno, creando un mosaico che si apre non solo alla favola, ma a una più vasta umanità.

Il teatro come strumento di riscatto

"Sentinella: a che punto è la notte?" metterà ancora una volta al centro gli attori detenuti, protagonisti di un percorso di un anno nei mestieri dello spettacolo: recitazione, scenotecnica, illuminotecnica e costume di scena. Questi uomini, attraverso il lavoro condiviso, torneranno sul palco del Teatro Ivo Chiesa per commuovere e far riflettere, testimonianza della potenza e della necessità del teatro dentro e fuori dai percorsi carcerari.

Il progetto si configura come un atto di resistenza culturale e umana, un modo per mettere in discussione pregiudizi e per rinnovare l’idea di teatro come strumento di cambiamento e di rinascita. La scena diventa così un luogo di speranza, di incontro tra mondi diversi, di riscoperta della propria umanità.

Un invito a non perdere questa esperienza

"Sentinella: a che punto è la notte?" è molto più di uno spettacolo: è un viaggio nel cuore dell’uomo, un’occasione per interrogarsi sul senso del nostro essere e del nostro fare. Non mancate all’appuntamento: vi aspettiamo al Teatro Ivo Chiesa e al Teatro dell’Arca Sandro Baldacci, per condividere insieme un momento di verità, di emozione e di speranza. Perché, come ci ricorda Marco Aurelio, alla fine, la vera forza sta nel nostro essere, nel nostro parlare e nel nostro agire, anche nella notte più buia.

allestimento scenico per il debutto al Teatro Nazionale di Genova


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Dietro e oltre

Teatro dell'Arca Sandro Baldacci
05/04/2025 ore 20:30

Di Serena Andreani, Musiche di Mattia Baldacci, Regia di Serena Andreani
Produzione Le Crisalidi Cooperativa Sociale

Il 5 aprile 2025, alle ore 20:30, il Teatro dell'Arca Sandro Baldacci ospita un evento teatrale intenso e coinvolgente: Dietro e oltre

uno spettacolo che racconta una storia di amicizia, crescita e redenzione.

La compagnia Le Crisalidi porta in scena un racconto che si intreccia tra le esperienze di Carlo e Alfonso, due uomini che, prima di tutto, sono amici. Un legame sincero che li ha sostenuti nei momenti di difficoltà e che, grazie alla condivisione delle proprie esperienze, ha dato loro il coraggio di rinascere.

Entrambi portano il peso di un passato segnato da un'esperienza di detenzione, da perdite affettive e da anni di profonde riflessioni. Eppure, con determinazione, hanno ricostruito le loro vite, tassello dopo tassello. Il loro percorso di crescita li ha portati a una nuova consapevolezza del presente, dove ogni passo compiuto si trasforma in un traguardo.

Il teatro è il filo conduttore che ha unito le loro esistenze. Un’attività che, iniziata all'interno del carcere, è diventata la loro passione e professione, rompendo l’immagine del teatro come mera attività per "uscire dalla cella". Per Carlo e Alfonso, il teatro è stato uno strumento di liberazione e trasformazione, che li ha aiutati a cambiare prospettiva e a superare il dolore del passato.

Dietro e oltre, Storia a due voci è uno spettacolo che svela le verità più intime dei protagonisti. Ogni parola, ogni gesto racconta un pezzo del loro passato, fatto di ricordi, riflessioni, consapevolezze e aspirazioni. Non si tratta solo di rivivere il passato, ma di guardarlo da una nuova prospettiva, dove l'ombra del passato diventa un’opportunità per crescere e progettare un futuro migliore. Il passato non è più un peso, ma un trampolino di lancio per superare i confini imposti dalle circostanze.

Un'opera che tocca il cuore, che va oltre le parole e le storie individuali per raccontare un cammino comune di liberazione e speranza. Non perdete l'occasione di assistere a uno spettacolo che promette di emozionare e far riflettere, Dietro e oltre è una riflessione sulla vita, sul cambiamento, e sulla forza che può nascere dalla sofferenza.

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DIETRO E OLTRE

Angelica Olimpia Bradamante

22 marzo 2025 ore 20:30
Teatro dell'Arca Sandro Baldacci 

"Angelica Olimpia Bradamante… e le altre. Le donne dell'Orlando Furioso"

spettacolo musicale ispirato all’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto nella versione di Italo Calvino


La messa in scena rivive la magia del celebre poema ariostesco, dove fantasia, poesia e amore si intrecciano in tredici scene coinvolgenti. 

La drammaturgia, fatta di corpi e parole in movimento, si arricchisce di versi e musica, con 15 canzoni originali cantate dal vivo. Le protagoniste – Angelica, Bradamante, Olimpia, Alcina, Logistilla, Morgana, Melissa – sono le eroine indiscusse che trionfano nell’universo di Orlando Furioso, capaci di resistere e difendersi dalle passioni degli eroi maschili. 

In questa rilettura teatrale, queste figure femminili divengono simbolo della forza, intelligenza e determinazione femminile nella conquista dei propri diritti.

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Angelica Olimpia Bradamante… e le altre

L'ultima estate

Rassegna Voci dall'Arca 2025

Teatro dell’Arca Sandro Baldacci
Spettacolo in memoria di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

L'ULTIMA ESTATE
Due repliche per questo evento speciale:
14 marzo 2025 – ore 20:30
15 marzo 2025 – ore 20:30



Il 1992 è l’anno delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, un anno che segna in modo indelebile la storia dell’Italia. È il periodo che ha cambiato per sempre il volto della lotta alla mafia e, con essa, la vita di ogni cittadino. L'Ultima Estate si fa carico di narrare gli ultimi mesi di vita di due simboli della giustizia e della lotta contro la criminalità: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Lo spettacolo ci porta in un viaggio che va oltre la cronaca, esplorando sia gli aspetti pubblici che quelli più intimi della vita dei due magistrati siciliani. Si raccontano, infatti, non solo i momenti di coraggio e determinazione, ma anche le fragilità e le emozioni che li accompagnavano ogni giorno. Lontano da un'idealizzazione celebrativa, L'Ultima Estate ci restituisce la figura di Falcone e Borsellino come uomini, prima ancora che eroi, tracciando un ritratto autentico e umano.

Attraverso una narrazione che si distacca dalle consuete rappresentazioni eroiche, lo spettacolo ci mostra la loro forza, la loro umanità, ma anche la solitudine che li ha accompagnati, il peso della battaglia quotidiana, l’ironia, la rabbia e persino l’allegria che permeava la loro esistenza. Il sacrificio, la lotta contro la mafia, la dedizione totale allo Stato e alla giustizia non sono che il quadro di una vita vissuta, che include tutto ciò che fa di un uomo tale, con le sue contraddizioni e i suoi dubbi.

L'Ultima Estate non è solo un omaggio a due figure straordinarie della nostra storia, ma una riflessione profonda sul significato del loro impegno, lontano da ogni retorica, un diario civile che li racconta come uomini di tutti i giorni, animati da passioni, sofferenze, ma anche da una determinazione incrollabile. Il loro sacrificio non può essere ridotto a un semplice simbolo, ma deve essere restituito nella sua piena complessità, per rendere giustizia alla memoria di Falcone e Borsellino.

Un'occasione imperdibile per rendere omaggio a due uomini che, con la loro vita e la loro morte, hanno lasciato un segno indelebile nella nostra storia. Un invito a riflettere non solo sul loro eroismo, ma anche sulla loro umanità.

Vi aspettiamo al Teatro dell’Arca Sandro Baldacci, il 14 e 15 marzo 2025, per un incontro che va oltre la commemorazione, per vivere insieme un pezzo di storia che non va dimenticato.


Anatomia di un Fascismo

Teatro dell'Arca Sandro Baldacci 
01/03/2025 ore 20:30

"Matteotti - Anatomia di un Fascismo"
al Teatro dell'Arca: Un Viaggio tra Storia e Memoria



Il 1° marzo 2025, alle ore 20:30, il Teatro dell'Arca Sandro Baldacci ospiterà uno spettacolo che promette di essere un'intensa riflessione sulla storia italiana: "Matteotti - Anatomia di un Fascismo".
L'opera, che vede la partecipazione della straordinaria Ottavia Piccolo e dei solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo, si propone di raccontare la figura di Giacomo Matteotti, l'uomo che, con il coraggio della sua parola, oppose la crescente minaccia fascista in Italia.

Lo spettacolo, ideato da Stefano Massini, si concentra sull'ascesa e sull'affermazione del fascismo, un fenomeno che Matteotti seppe comprendere in tutta la sua gravità, anticipando le tragiche conseguenze che avrebbe avuto sulla società italiana. Un uomo in anticipo sui tempi, un oppositore deciso, pacifista e riformista, che con la sua voce chiara e indiscutibile cercò di smascherare la verità nascosta dietro il regime. La sua figura è ricordata per il coraggio di sfidare un potere inarrestabile, anche a costo della propria vita.

A distanza di un secolo dalla sua morte, questo evento teatrale diventa un atto di memoria e di impegno civile, con le parole di Stefano Massini che si intrecciano alla musica dei solisti dell'Orchestra Multietnica di Arezzo, creando un'atmosfera unica di riflessione e intensità.
La voce di Ottavia Piccolo, carica di pathos, diventa il veicolo per raccontare la passione e l'umanità di un uomo che ha saputo parlare quando pochi altri osavano.

Un'occasione imperdibile per rivivere la storia attraverso il potere delle parole e della musica, e per non dimenticare il sacrificio di chi ha lottato per la libertà e la verità.

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Matteotti: anatomia di un fascismo